28 aprile 2011

Focaccia

A pasqua ho imparato a fare la focaccia ‒ quella pugliese, ma quella vera. La tecnica è stata tramandata di madre in figlio, e temo di non poterla rivelare a nessuno, eccetto la mia prole. Il risultato, in ogni caso, è stato a dir poco eccellente.

26 aprile 2011

nessuno mi ama tranne me

Questo è il mese dell'ovaia del mal di testa e della calimerite, ma per fortuna c'è aulin che poi è l'unico che un po' mi vuol bene e poi ci sono io che per fortuna non mi posso lasciare sennò sarei sola con la bustina di nimesulide e invece mi tocca prendermi cura di me e allora mi compro le mammole che hanno un nome che un poco consola e qua e là tra le foglie ci metto una pappetta di aglio e menta tritati, mischiati a pangrattato e olio e poi li metto a capasotto in una casseruola con dell'acqua che li copre per metà e mentre mi compiango una mezz'ora loro cuociono coperti e nessuno mi vuol bene tranne me che per fortuna ci sono e mi coccolo di mammole.

risi e curry

essere fidanzati con una macrobiotica ha implicazioni profonde. per quanto la macrobiotica in questione possa essere conciliante e comprensiva, inevitabilmente si dovrà prendere confidenza con termini quali gomasio, acidulato, e altri talmente strani che non sono ancora in grado di ricordarli. per il mio limitato pensiero, la macrobiotica è una disciplina alimentare basata sulla privazione e sul ricorso ai surrogati.

per esempio: firmerei volentieri una legge che vietasse l'accostamento della parola latte alla parola soia. non mi risulta che la soia sia mammifera, non ha mammelle, non può essere munta, quindi non può produrre latte. il latte di soia non esiste. se non vuoi bere latte, non berlo. sostituirlo con un surrogato, per me, non vale.

quindi: vada per il risotto fatto con il dado vegetale. è comunque brodo, e certamente più sano di quello di glutammato (non mi sono mai illuso che contenesse carne). vada per la soppressione della mantecatura (eresia, lo so). ma allora mi rifiuto di chiamarlo risotto, sarà una minestra a base di riso.
che poi non è un'invenzione: anche risi e bisi, cavallo di battaglia della cucina veneta, tecnicamente non è un risotto, ma una minestra.
e allora facciamola sana fino in fondo: stufiamo la cipolla invece che soffriggerla; accompagnamola con metà delle zucchine tagliate a tocchetti, in modo che si cuociano per bene; saltiamo e tostiamo il riso come sempre (in mancanza di vino bianco, l'idea di usare il brandy non è risultata affatto peregrina); copriamo di brodo mescolando il minimo indispensabile e a metà cottura aggiungiamo le zucchine rimanenti, una cucchiaiata di curry, e una manciata di semi di kümmel, e brodo secondo necessità.

resto dell'idea che la macrobiotica sia solo un nome più modaiolo del mangiare sano. e lo dimostrerò.

21 aprile 2011

in forno d'estate

È stranissimo, ammetto, però basta che arrivino i primi caldi torridi e a me vengono in mente solo cibi da cuocere al forno. D'inverno no, quasi mai, ma l'estate.. ùh, l'estate..

Dunque, con un abile giuoco di parole, eccomi qui a proporre una nuova data di una nuova cena: il 18/6 che è il sabato più vicino all'estate che ci sia.
A casuccia ci si sta in dieci, se olt è libero possiamo sforare e spostarci da lui (io sono una creaturina discreta e che fa un sacco di complimenti e soprattutto non si approfitta degli spazi altrui), altrimenti stavolta il numero è chiuso.

[oddio, si potrebbe cucinare da me e cenare al parchetto davanti a casa, che è una cosa che mi divertirebbe assai,. ma..]

Vabbè, c'è un sacco di tempo, però cominciate a dire sì e segnarvelo in agenda.

13 aprile 2011

Nuove professioni

Mi offro come badante di lieviti madre.
Posso ospitarne fino a una decina, ambiente accogliente, tariffe più che ragionevoli.
Ovviamente agosto incluso.